COSA INTENDIAMO CON CERVELLO COLLETTIVO




• Abbiamo detto che una “rete delle reti” può creare connessioni capaci di dare un impulso allo sviluppo del “cervello collettivo” del pensiero femminile. 


• Ma cosa intendiamo con “cervello collettivo”? 
L’ambizioso scopo di una simile connessione si può paragonare ai progressi (culturali e neuronali) che un qualunque cervello umano ottiene:
1. applicandosi all’introspezione di sè e all’osservazione del mondo esterno, 
2. sviluppando relazioni e facendo esperienze,
3. studiando, maturando competenze, elaborando una visione del mondo,
4. esercitando la propria memoria, 
5. analizzando problemi e cercando soluzioni, in qualunque ambito.

• L’attivazione di queste funzioni attiva le connessioni neuronali che consentono di agire tramite il pensiero e i movimenti. E’ la creazione di tali connessioni, e l’espansione esponenziale della loro rete, che esprime e aumenta l’efficienza di qualunque cervello. 

• Tanto più queste attività si sviluppano in relazione con gli altri e con il mondo, e tanto più si attivano anche i “neuroni specchio” all’origine dell’empatia: cioè della capacità di essere solidali e di cercare soluzioni per il bene comune.

• A livello globale non è diverso: sappiamo ormai che l’umanità intera è un solo organismo, dotato di un inconscio collettivo. Un’entità che dovrebbe prendere coscienza della propria unità e comportarsi come tale. Ma inoltre, grazie alla disponibilità di internet, oggi essa dispone anche di un vero e proprio cervello globale, artificiale, in via di formazione e in rapida crescita. 



• A questo cervello si applica il medesimo processo descritto per il cervello umano. In questo cervello collettivo ciascuno di noi è un neurone, che può restare attivo o passivo.

• Compreso tutto questo, risulta chiaro che il carattere che assumerà questo organismo di pensiero dipende dal contributo di ciascuno di noi. Dunque dipendono da ciascuno di noi le direzioni che prenderà il nostro Pianeta.


• A questo processo noi riteniamo di vitale importanza che anche la parte femminile dell'umanità dia il proprio contributo più intenso.



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