sabato 16 giugno 2012

Respingiamo il ddl 957 che reintroduce la patria potestà

Nel silenzio più totale dei media, stanno passando delle misure che riguardano il 100% dei cittadini, e che danneggiano gravemente i diritti genitoriali delle madri, e le donne e i bambini abusati. Il ddl 957, che modifica l'affido condiviso dei minori, reintroduce il concetto di patria potestà (e cioè di potestà riferita solo al padre, trasformata in potestà di entrambi i genitori con il diritto di famiglia del '75) e mira a dare, contro tutti gli orientamenti più avanzati in materia, una forma giuridica alla controversa «Sindrome di Alienazione parentale» (Pas). Non permettiamolo! Bisogna dare la massima diffusione a questa notizia e attivarsi contro quello che è un vero attentato contro donne e minori. E la politica cosa fa? la parte maschile dei partiti si schiera compatta, o per acceso sostegno o per ignavia, a sostegno di questa legge. E' una cosa di una gravità inaudita, che dovrebbe portare a una sollevazione altrettanto compatta le donne di tutti i partiti democratici.
Gli enti che davvero si occupano dei bambini con coscienza sono molto allarmati, e giustamente denunciano il tentativo di riformare la legge 54 del 2006 senza discussione pubblica. Scrive Luisa Betti: "..il ddl 957 proposto da Pdl e Udc sulla potestà dei genitori (Art. 316, cc) recita che se anche «il figlio è soggetto alla potestà dei genitori sino all'età maggiore o alla emancipazione» nel momento i cui «sussiste un incombente pericolo di grave pregiudizio per il figlio, il padre può adottare i provvedimenti urgenti ed indifferibili (322)»: un potere dato al padre ma non concesso alla madre; mentre nell'art. 9 propone che «il comprovato condizionamento della volontà del minore, in particolare se mirato al rifiuto dell'altro genitore attivando la sindrome di alienazione genitoriale, costituisce inadempienza grave, che può comportare l'esclusione dall'affidamento». Ma vediamo che cosa è la Pas di cui parla il ddl 957. Per Elvira Reale, psicologa che dirige a Napoli il Centro Clinico sul maltrattamento delle donne a Psicologia Clinica (Asl) ed è docente all'Università Federico II, «la Parental Alienation Syndrome, entrata di recente nel panorama della psicologia italiana, è oggi usata in modo acritico e senza sapere come il contesto internazionale l'abbia ridotta a scienza spazzatura. Richard Gardner (autore della sindrome morto suicida che dichiarò: «C'è un po' di pedofilia in ognuno di noi», ndr) costruì questa malattia dicendo che quando un bambino rifiuta uno dei genitori, qualunque siano le ragioni, il genitore rifiutato è vittima dall'altro genitore che manipola il figlio». Questa malattia è stata definita nel 2003 come «non dimostrata e in grado di minacciare l'integrità del sistema di giustizia penale e la sicurezza dei bambini vittime di abusi» dai procuratori americani Erika Rivera Ragland e Hope Fields sulla NDAA's American Prosecutors Research Institute; e nel 2010 l'Associazione neuropsichiatrica spagnola (AEN) ha raccomandato ai suoi iscritti di non utilizzarla poiché «non ha alcun fondamento scientifico e presenta gravi rischi nella sua applicazione in tribunale». Sebbene nel 2006 sia stato introdotto l'affido condiviso anche in Italia, che presuppone una giusta mediazione dei conflitti quando una coppia si separa, a volte sussistono casi, come violenza domestica, in cui un giudice ordina l'affido esclusivo al genitore non abusante. Ma cosa succede se il genitore abusante si appella alla Pas? «La pericolosità di questa teoria - spiega Reale - è che la falsità scientifica viene finalizzata a sollevare dalle accuse di abuso sui minori i partner, una pratica corrente nei tribunali dove i genitori maltrattanti si difendono obiettando che le accuse sono frutto di manipolazione, e dove si prevede una sola cura: imporre al minore il genitore alienato». In Italia, dove i dati parlano di un'elevata percentuale (70-87%) di violenza domestica rendere la Pas legale sarebbe una condanna per molte donne che non denuncerebbero più la violenza per paura di perdere i bambini. «Nei tribunali italiani - dice Rossella Santi, avvocata dello sportello della Casa internazionale delle donne ed esperta di diritto di famiglia - spesso quando i bambini si rifiutano di vedere il genitore maltrattante, si ricorre alla Pas, che viene usata anche per avere la domiciliazione del bambino presso il genitore rifiutato, che di solito, almeno da noi, è il padre». 'No Pas-aran, battaglia delle donne contro il nuovo affido". (Il Manifesto, 6 giugno 2012)

9 commenti:

  1. La PAS è un’invenzione che serve a ricattare il genitore con cui i figli preferiscono vivere. Dire che i bambini non possono detestare un genitore spontaneamente ma che, quando ciò avviene, sarebbero stati manipolati dall’altro genitore (attraverso la “fantomatica” PAS) è una grande menzogna.Ci sono genitori che sanno farsi detestare dai figli tantissimo, quindi questa malattia inesistente (in quanto non è inserita nel DSM e non è riconosciuta ormai quasi in nessuna nazione) deve sparire dai tribunali. Grazie per il lavoro di informazione che state facendo.

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  2. Innanzitutto grazie per aver diffuso queste informazioni. Ho avuto modo di leggere in rete commenti di persone che si sono inviperite da quando è stata messa in luce tutta la sporcizia collegata alla PAS: persone che stanno usando parole violente e minacciose verso i giornalisti, gli utenti di facebook e twitter che hanno “osato” dichiarare che il fenomeno PAS è soltanto un business che ha lo scopo di togliere i bambini ai genitori che li amano per costringerli a convivere con l’altro genitore, spesso pedofilo, violento verso i figli e/o l’ex (non voglio specificare il sesso, ma non ci vuole molto a capire quale dei due genitori abbia la forza fisica tale da mandare spesso l’ex al pronto soccorso per fratture, emorraggie e quant’altro). Quindi tutta la mia ammirazione va a persone come voi che hanno squarciato il velo di silenzio relativo alla PAS. E’ veramente un bene che se ne stia parlando, perché la maggioranza degli Italiani ignorava che nei tribunali italiani stesse prendendo il sopravvento una patologia immaginaria. Le persone che hanno degli interessi nella PAS potranno minacciare quanto vogliono, ma l’Italia si sta svegliando dal torpore e la gente civile non ci sta a farsi manipolare da persone che vorrebbero permettere a gente che è stata violenta con l’ex partner di avere l’affido esclusivo dei figli grazie alla PAS. Per fortuna, grazie a voi, la gente che lo ignorava è stata informata dei ddl in discussione alla commissione giustizia del Senato (957, 2454, 2800, 3289), ddl che minano il diritto dei minori ad avere una vita serena accanto a genitori che non li costringono a vivere con loro contro il loro volere.

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  3. Grazie a voi, che avete commentato. Teniamo a precisare che non riteniamo affatto che gli uomini siano gli UNICI responsabili di violenze, nella coppia e contro i bambini, né che sia giusto demonizzarli e tantomeno santificare il genere femminile di per sé, come se le donne fossero sempre nel giusto. Conosciamo tutti delle donne prepotenti e anche delle coppie in cui il marito subisce con pazienza una donna incontentabile. Il problema, però, è che il rapporto numerico che esce dalle statistiche è che il piatto della bilancia delle violenze e degli abusi pende catastroficamente dalla parte maschile. Questo è vero anche in relazione a TUTTI i tipi di reati e di violenze, non solo a quelli relativi alla famiglia. Se così non fosse, non ci si spiegherebbe perché la percentuale maschile fra i detenuti superi il 90-95%, contro il misero 4,5% delle presenze femminili (che sale al 20% se riferita alla presenza che viene concentrata nei singoli istituti in cui sono ospitati anche le donne). Di fronte a questi numeri, c'è poco da parlare di "false accuse" (come fanno tutti gli enti misogini che si nascondono falsamente sotto l'etichetta di "padri separati", e che mirano a far chiudere i centri antiviolenza e antipedofilia), e c'è invece da rimboccarsi le maniche per rifondare le basi stesse su cui si regge la cultura maschile.

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  5. Qualcuna sa dirmi i tempi previsti per la discussione in Parlamento del DDL957?
    grazie
    Livia
    mantelli2004@libero.it

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  6. Balle spaziali.
    Sono una mediatrice familiare, conosco personalmente il Prof. Maglietta, estensore del DDL 957 e successivi correttivi.
    Vi chiedo la cortesia di non fare DISINFORMAZIONE.
    Se non avete ben compreso una riforma di civiltà, che nulla ha a che vedere con il reintegro di una presunta "patria potestà", ma afferma il principio di BIGENITORIALITA', peraltro già presente nella nostra legge tramite ratifica della Convenzione di New York (1989) sui diritti del fanciullo, vi invito a contattare direttamente la fonte.
    Sono certa che dipanerà volentieri i vostri dubbi.
    Saluti.

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    1. Lei gent. anonimo conoscerà personalmente anche il Papa, ma si presenta comunque come anonimo. Dopo aver visto questo post mi sono ben documentata e la mia conclusione è: "balle spaziali" un corno. Mi scusi la volgarità. Questo Ddl è davvero un disastro per le donne e per i bambini abusati. Ma anche volendo essere d'accordo, visto che ci riguarda tutti (come sottolinea giustamente il post) come mai non ne siamo informati? come mai non se ne parla? e non se ne parla abbastanza approfonditamente da permetterci di capire? è una cosa su cui indignarsi. Con i politici e con la stampa. Ringraziando invece, fra i politici-mosche bianche, chi cerca di fare chiarezza e per questo viene molestata aggressivamente: Silvia Della Monaca, per esempio; grazie sig.ra Silvia. http://blog.ilmanifesto.it/antiviolenza/2012/07/26/

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  7. ecco come vengono trattati i giornalisti che cercano di informare onestamente e di fare chiarezza su qualcosa che riguarda i diritti di tutti:
    http://blog.ilmanifesto.it/antiviolenza/2012/11/29/ho-bisogno-di-ossigeno/

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    1. PS - NON sono lo stesso "anonimo" di cui sopra. Semplicemente non ho un account google (e non mi spaccio per nessuno)
      volevo solo sottoporvi la notizia riporata in quell'articolo (Mara)

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