mercoledì 16 gennaio 2013

16 gennaio giornata internazionale a sostegno di Pussy Riot

Per favore, non dimenticatevi di noi. Per favore, non dimentichiamoci di loro. Per favore, non dimentichiamo le Pussy Riot. Oggi, 16 gennaio 2013, il Tribunale di Mosca deciderà se l'applicazione della pena di Maria Alyokhina potrà essere rimandata per consentirle di stare alcuni anni al fianco della sua bambina piccola. E' dunque anche una giornata internazionale di mobilitazione in suo sostegno e in difesa di tutto il movimento delle Pussy Riot. In diverse città del mondo sono previsti eventi, inclusa Milano, dove l'associazione Annaviva organizza un presidio in via Dante, a partire dalle 17,30.
Domani, invece, 17 gennaio, sempre a Milano appuntamento all'Ostello Bello, via Medici 4, h. 20: Annaviva presenterà il libro "Una preghiera punk per la libertà" che raccoglie lettere, poesie, testimonianze sul farsesco processo alle Pussy Riot, e illustrerà le paradossali condizioni in cui versa il sistema giudiziario russo.


martedì 15 gennaio 2013

#stopfakebook #freefacebook

#stopfakebook #freefacebook! 
2 nuovi hashtag per dire: vogliamo un facebook libero, con regole serie, che escludano cyberbullismo e razzismo. Chiediamo a Facebook di CONTROLLARE i contenuti che vengono segnalati, mettendo al bando razzismo e crudeltà, anziché limitarsi a censurare in base al numero. Da tempo molti protestano, ma raggiungere l'amministrazione di fb è praticamente impossibile per gli utenti:  raggiungiamola dunque con gli hashtag: prima o poi i nostri messaggi arriveranno a destinazione.


venerdì 11 gennaio 2013

Se la piattaforma blocca le donne: cosa fare con facebook?

In pochi hanno notato che esattamente un mese fa facebook ha cambiato unilateralmente (come fanno le banche) le condizioni dei propri accordi con gli utenti: cioè con oltre 1 miliardo di persone che si sono iscritte in base a regole ben diverse. Solo 2 cose in particolare, citiamo qui:
1. è sparita la regola madre che ha sempre campeggiato sulla piattaforma, e che recitava: "Fb è gratuito e lo sarà sempre". Sostituita da (punto 9.14): "Non garantiamo che la Piattaforma resterà gratuita per sempre".
2. è sparita l'avvertenza che fb non avrebbe accettato contenuti violenti, razzisti o sessisti. Le parole "razzismo" e "sessismo" volatilizzate, la norma sostituita dal generico impegno degli utenti a "non pubblicare contenuti minatori, pronografici, con incitazioni all'odio o alla violenza, con immagini di nudo o di violenza forte e gratuita".
Congratulazioni. E citiamo anche che le amministratrici di una pagina femminile molto educata (e già varie volte attaccata dal cyberstalking), impegnata per i diritti, sono state azzerate per aver condiviso un'immagine dalla nostra pagina, questa:


La foto originale (sulla nostra pagina) ha resistito di più, forse perché condivisa da quasi 350 volte: ma èstata anch'essa bombardata da segnalazioni contemporanea, fino ad essere censurata. Ma com'è che restano invece intatti i contenuti di tutte le pagine pericolose che inneggiano apertamente al degrado, alla violenza, al sessislmo e al razzismo? Fb si giustificata in quanto il controllo dei contenuti è affidato alle segnalazioni degli utenti: se segnalano in tanti si cancella, altrimenti no. Peccato che questo incoraggi lo stalking professionale, eseguito da gruppi di profili falsi messi in piedi appositamente a questo scopo. Ecco perché è stata chiusa perfino la civilissima pagina "The uprising of women in the arab world" delle donne arabe, in base alla segnalazione di massa di un'immagine in cui una donna araba reclama il diritto di scelta sul velo, e di voler sentire il vento fra i capelli.

Dunque che fare? ci hanno detto chiaro e tondo che a breve facebook si pagherà; gli utenti non sono protetti da contenuti violenti, da razzsimo e sessismo; in molti paesi ci sono stati già segnali inquietanti su possibili censure in accordo con le polizie. 
Forse sarebbe ora di mettere a punto una nuova piattaforma, che rispetti davvero una sana politica della community e aiuti davvero a connettersi per la libertà e i diritti: UN FREEBOOK.

sabato 5 gennaio 2013

Liste elettorali: dalle associazioni femministe proposte di nomi ai partiti che hanno promosso le primarie

L'AFFI (Associazione federativa femminista internazionale), non si limita a fare un appello generico ai partiti, perché sia messo in atto il diritto delle donne alla politica: ma, insieme all'associazione Power & Gender, presenta anche una serie precisa di nomi femminili, segnalati da associazioni, che gradirebbe veder entrare nelle liste elettorali. Ecco il testo della lettera con i primi 10 nomi selezionati, inoltre segue l'elenco completo delle donne segnalate in questa consultazione a tempi stretti fra le associazioni femministe.

alla cortese attenzione di:
Pierluigi Bersani, Segretario Partito Democratico
Maurizio Migliavacca, Responsabile Organizzazione PD
Roberta Agostini, Responsabile Conferenza donne PD

Riccardo Nencini, Segretario Partito Socialista Italiano
Rita Cinti Luciani, Dipartimento Pari Opportunità PSI

Nichi Vendola, Presidente di Sinistra Ecologia Libertà
Francesco Ferrara, Responsabile Organizzazione S.E.L.
Maria Luisa Boccia, Presidente assemblea Nazionale 

Ai partiti dello schieramento del centrosinistra e a coloro che hanno promosso le primarie proponiamo di compiere una scelta politica ambiziosa, capace di ampliare l’orizzonte e misurarsi con realtà oltre i partiti.
Come “Laboratorio 50&50” dell’AFFI  e come Associazione “Power and Gender“ abbiamo promosso, a fine dicembre, visti i ristretti limiti di tempo, una consultazione tra le associazioni federate all’AFFI, e/o che fanno riferimento alla Casa Internazionale delle donne: abbiamo chiesto alle associazioni di indicarci, nonostante i brevi tempi, 10 nomi di donne da candidare.
Donne autorevoli, competenti, riconosciute per il loro impegno, in grado di arricchire con uno sguardo di genere  la responsabilità  parlamentare.
Abbiamo ricevuto oltre settanta nomi di donne diverse, indicate dalle varie associazioni.  
Sappiamo che nei prossimi giorni verrà conclusa dai vostri partiti la composizione definitiva delle liste.
Noi vi trasmettiamo l’elenco delle 10 donne che hanno ricevuto il maggior gradimento e  numero di segnalazioni: nomi  diversi, noti e cari a chi ha a cuore le politiche paritarie e l’impegno costante per affermare una democrazia inclusiva e partecipata.  
Riteniamo che la ricchezza e la qualità della proposta, possa essere a buon titolo, presa in seria considerazione dai vostri partiti. Queste le nostre dieci proposte (in ordine secondo le preferenze ricevute):
Daniela Carlà; Monica Cirinnà; Francesca Brezzi; Elisabetta Strickland; Carolina Girasole; Lorella Zanardo; Maria Carmela Lanzetta; Luisa Laurelli; Agnese Vìcanevari; Bianca Pomeranzi.
Restiamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Per AFFI: Edda Billi     Per Power and Gender: Irene Giacobbe

Questo l'elenco completo delle donne segnalate dalle associazioni (qui in ordine alfabetico): Valeria Ajovalasit, Vanda Altarelli, Rita Antonelli, Ritanna Armeni, Gemma Azuni, Imma Battaglia, Magda Bianco, Edda Billi, Alessandra Bocchetti, Daniela Brancati,  Francesca Brezzi,  Marisa Caleffi, Agnese Canevari, Daniela Carlà, Roberta Carlini, Alida Castelli, Anna Maria Ciuffa, Monica Cirinnà, Simona Clivi Zucchet, Daniela Colombo, Cristina Comencini, Paola Concia, Gigliola Corduas, Simonetta Crisci, Marta Dassù, Silvia Del Vecchio, Patrizia De Rose, Paola Diana, Serena Dinelli, Ada Donno, Costanza Fanelli, Marisa Ferrari, Filomena Fotia, Milena Gabanelli, Oria Gargano, Maria Grazia Gerina, Irene Giacobbe, Nella Ginatempo, Carolina Girasole, Donata Gottardi, Sabina Guzzanti, Josefa Idem, Emanuela Irace, Maddalena Lambertucci,  Maria C. Lanzetta, Luisa Laurelli, Margaret Lotin, Francesca Koch, Manuela Kusterman, Alessandra Mancuso, Patrizia Mari, Paola Masi, Pina Maturani, Lea Melandri, Cristina Molinari, Alessia Montori, Laura Moschini, Luisa Muraro, Mariella Nocenzi, Rosanna Oliva, Maria Grazia Perna, Marina Piazza, Nicoletta Pirotta, Bianca Pomeranzi, Luisa Pugliana, Laura Puppato, Roberta Roberti, Serena Romano, Linda L Sabbadini, Simonetta Salacone, Rossella Santi, Simonetta Sotgiu, Angela Spencer Teone, Noemi Tricani, Elisabetta Strickland, Patrizia Sentinelli, Sarah Varello, Lorella Zanardo.

Naturalmente non si tratta di una consultazione in cui tutte si riconoscano, o in cui tutte siano state coinvolte; da parte nostra riteniamo doveroso darne informazione e aiutare a divulgarla, come tutte le iniziative che tendono a valorizzare il contributo delle donne.
Scrivono le promotrici della consultazione:

Care tutte,
abbiamo completato, come annunciato, la raccolta delle proposte di candidature che abbiamo sollecitato - come Laboratorio 50&50 dell'AFFI e come Associazione Power and Gender. Visti i tempi ristrettissimi a disposizione osserviamo il buon  risultato  e il valore di una risposta partecipata e consapevole  di tante tra  noi. Si tratta come comprensibile di un primo inizio, la costruzione di un "book" di candidature, scaturito dalle segnalazioni delle NOSTRE associazioni, legate al valore, alla competenza e all'autorevolezza che CI riconosciamo e che riconosciamo ad altre donne, da presentare NOI ai partiti, almeno a  quelli  tra di loro in grado di accettare e comprendere la qualità del contributo e della partecipazione democratica.
Vi inviamo i risultati delle segnalazioni  ricevute – oltre 70 complessivamente.
Tra le 10 più segnalate - oltre ad  amministratrici eccellenti già all’interno dei partiti del centro sinistra-  altre, note e amate, che hanno il grande merito di aver svolto in questi anni un ruolo altamente positivo all’interno dell’associazionismo delle donne e messo in rilievo loro competenze e professionalità.  
La lettera con i loro nomi è stata trasmessa ai segretari dei 3 partiti del centro sinistra  che hanno - con le primarie -  aperto  alla selezione partecipata del personale politico e alle proposte e contributi   del tessuto sociale. Aspettiamo una risposta, pronte a riprendere l’iniziativa in vista dei prossimi appuntamenti elettorali locali.
Un caro e cordiale saluto a tutte


Se non ora quando? ai partiti: donne e liste elettorali

Nelle primarie si è espressa da parte dell’elettorato una chiara e netta volontà di affermare una piena partecipazione delle donne alla politica istituzionale, le candidate hanno ottenuto nella stragrande maggioranza delle regioni italiane, sia nelle primarie di SEL che in quelle del PD, molti più voti degli uomini.
Vogliamo sottolineare che le donne sono state votate dalle donne e anche dagli uomini: la doppia preferenza ha dimostrato che quando le donne non sono discriminate competono alla pari.
Tre settimane fa il movimento Se Non Ora Quando? ha rivolto un appello a tutti i partiti. Abbiamo detto che avremmo verificato i vari passaggi (primarie, liste e programmi). Lo stiamo facendo e oggi vogliamo dare merito ai partiti che hanno fatto le primarie per aver inserito i meccanismi antidiscriminatori: è stato un passo importante verso la democrazia paritaria.
Ora che i partiti, le liste e i movimenti stanno facendo le liste elettorali - e sappiamo bene che con l’attuale legge elettorale la posizione nella lista è essenziale per essere eletti – ci aspettiamo che TUTTI i partiti valorizzino la presenza delle donne nelle liste elettorali, mirando all'obiettivo del 50/50.
SENZA LE DONNE NON SI GOVERNA!
Se non ora, quando? per le elezioni 2013 

Liste elettorali: signori partiti non fate gli gnorri

Tra oggi e martedì 8 gennaio i partiti presenteranno le proprie liste elettorali e vedremo nei fatti le loro scelte. Signori partiti vi stiamo guardando: SIETE PREGATI DI NON FARE GLI GNORRI.
Non siamo ottimiste, nemmeno dopo le più recenti performance virili della nostra politica (vedi ad esempio 'ignobile affossamento, in Puglia, della legge regionale di iniziativa popolare per la doppia preferenza). I richiami da parte delle donne si susseguono, e sarà bene (per loro, oltre per noi) che i partiti e i movimenti ne tengano ben conto. Dopo le precise richieste avanzate dalle associazioni che si riconoscono nell' "Accordo di azione comune per la Democrazia Paritaria", vi presentiamo di seguito anche il richiamo di Se non ora quando? e le proposte dell'AFFI, Associazione Federativa di Associazioni Femministe.