giovedì 29 novembre 2012

Il Velo Squarciato. Intimidazioni e violenze contro le giornaliste: l’Appello

Premesso che: 
in Italia la violenza contro le donne in quanto donne, continua a generare numerosi e gravi delitti, fra cui oltre cento omicidi l’anno per femminicidio;
che all’origine della violenza contro le donne ci sono in primo luogo le seguenti cause:
1. l’ignoranza del basilare concetto di uguaglianza fra gli esseri umani senza distinzione di genere;
2. il permanere di anacronistici comportamenti discriminatori e di pregiudizi e stereotipi di genere;
3. la difficoltà di rendere universalmente accettati i valori della parità;
4. il permanere di condizionamenti culturali e di linguaggi sessisti ampiamente utilizzati anche dai mass media;
5. la difficoltà di comunicare con continuità e con la dovuta considerazione (attraverso i mass media) le informazioni sugli ostacoli che limitano la partecipazione delle donne alla vita pubblica e alle professioni, nonché notizie competenti ed approfondite sul contesto sociale che rende possibili le violenze e le discriminazioni;
6. in Italia, secondo i più autorevoli certificatori internazionali, l’informazione giornalistica non è “libera” come negli altri paesi dell’Unione Europea, ma “parzialmente libera” a causa delle seguenti ragioni:
a. la concentrazione della proprietà editoriale;
b. l’irrisolto conflitto di interessi fra attività editoriale, attività politico istituzionale, interesse pubblico
c. l’elevato numero di giornalisti sotto scorta, di giornalisti che subiscono minacce, di giornalisti che subiscono intimidazioni per effetto di norme poco garantiste nei loro confronti in materia di diffamazione e di risarcimenti, norme che prevedono esborsi sproporzionati e la pena del carcere come nei regimi autoritari:
7. sono numerose le donne giornaliste minacciate in Italia a causa della loro attività professionale e alcune di loro sono specificamente impegnate a diffondere informazioni sulle violenze e le discriminazioni subite dalle donne, come è documentato dai Rapporti annuali dell’osservatorio Ossigeno per l’Informazione promosso dalla FNSI e dall’Ordine dei Giornalisti, che ha censito in sei anni oltre mille fra giornalisti e giornaliste vittime di minacce e gravi abusi.
Ciò premesso, si fa appello:
alle istituzioni pubbliche, al mondo dell’informazione, alla rete di associazioni impegnate nella promozione dei diritti umani e per la piena affermazione dei valori democratici e del principio di eguaglianza e alla libertà femminile, le forze politiche e parlamentari, affinché:
• sia pienamente e correttamente rappresentata la drammaticità della violenza contro le donne, indicandone le cause articolate e dando spazio al dibattito sul modo di superarla;
• siano utilizzati nella descrizione dei fatti di cronaca e dei femminicidi un linguaggio ed una narrazione coerenti e non sessisti;
• si assumano le iniziative legislative e normative più opportune per rimuovere le cause che fanno dell’Italia un paese in cui la libera informazione ha uno spread negativo;
• si contribuisca attivamente alla promozione di iniziative volte a difendere allo stesso tempo i diritti e la libertà delle donne e la libera informazione, in nome dell’eguaglianza, del diritto dei cittadini/cittadine di essere informati, nell’interesse della pace e dello sviluppo.
ROMA, Palazzo di Montecitorio, 27 novembre 2012

L'appello è stato reso pubblico durante l'incontro “Il Velo Squarciato. Intimidazioni e violenze contro le giornaliste. Le testimonianze, l’Appello”, che si è tenuto a Roma per la ricorrenza della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: in questa occasione sono state presentate le testimonianze di quattro giornaliste vittime di minacce ed intimidazioni nello svolgimento della loro attività professionale.
Si ringraziano la Commissione Pari Opportunità dell’Associazione Stampa Romana, l’Associazione Ossigeno per l’Informazione (Osservatorio sui Giornalisti minacciati in Italia promosso da FNSI e ODG), e l’Ordine dei Giornalisti del Lazio per avere promosso l'iniziativa e l’incontro pubblico. 

domenica 25 novembre 2012

25 Novembre: nel giorno contro la violenza, parliamo degli uomini che stanno al fianco delle donne

Grazie, cari amici che state al fianco delle donne: voi che capite quanto sia umiliante, per gli uomini, quell'eterna debolezza che sa ricorrere solo alla violenza. Voi che cominciate a vedere che tutta la faccenda della "superiorità maschile" non è che una grande, colossale, grottesca presa per il culo.  Voi, che siete pronti a condividere l'idea che a tutto ciò bisogna ribellarsi, cominciate anche a comprendere che questo va fatto non per fare "un piacere alle donne" - ma perché è precisamente nell'interesse di tutti. 
Vi proponiamo, dunque, anche nuove ragioni precise per farlo, invitandovi a una riflessione: perché l'antagonismo fra i sessi - e dunque la violenza maschile contro le donne - è la più potente arma delle dittature.
E con grande affetto vi abbracciamo, tutti; e ringraziamo uno per uno i vostri gruppi, associazioni e blog, quali ad esempio:
Jacopo Fo 
Noi NO
e tanti altri.. che ora ci sono sfuggiti ma che aggiungeremo; e altri che si aggiungeranno: sempre di più, di questo siamo sicure.

 



Dal dire al fare. Le donne inascoltate. Gli insegnamenti di queste Primarie.

Oggi si vota alle Primarie; vi proponiamo 2 interventi maschili sul tema*: di Roberto Saviano e Marco Paolini. Il primo propone un'importante riflessione sui temi della campagna elettorale e fa un auspicio sul dopo-primarie. Vi sottoponiamo il suo bell'intervento per il meeting "Per una stagione costituzionale", organizzato ieri da Libertà e Giustizia, e anche l'inevitabile riflessione ulteriore che ne è scaturita dal nostro punto di vista. Il secondo.. bè, ascoltatelo. 
Questa campagna che, per la prima volta, ha visto comparire una candidata donna (per giunta dalle caratteristiche piuttosto inedite), ha messo in luce molti "dal dire al fare"; è stata un banco di prova per tantissime persone e strutture, che ha aperti molti fronti.  E' stato un periodo molto intenso, in cui abbiamo imparato molte cose su cui ci sarà da riflettere a lungo. E' come se avessimo accumulato una grande esperienza concentrata, una specie di Master sul campo. Ora sarà molto importante mettere a frutto tutta questa esperienza e trarne occasioni per approfondimenti che dovrebbero coinvolgere tutti, a partire dagli uomini.
* oltre che il giorno delle primarie, il 25 novembre è anche la giornata contro la violenza sulle donne: e anche su questo (nel post seguente), la parola agli uomini.

ATTENZIONE: per un baco inspiegabile... anche se il codice è corretto, il primo video rimanda NON a Saviano, ma a un diverso video con Boeri (??). Non è possibile al momento correggerlo; in attesa che si sistemi, per il VIDEO CON SAVIANO cliccate QUI.