Daniela Carlà: l' Accordo di azione comune sulla democrazia paritaria
Daniela Carlà, all'Assemblea nazionale di Se non ora quando del 14 aprile, presenta l' "Accordo di azione comune sulla democrazia paritaria". Nel suo intervento sottolinea che "il 50% di donne significa obiettivamente cambiare le regole del gioco. Perché questo livello di assenza di credibilità, di illegalità diffusa, questo livello di corruzione in questo paese, l'ha prodotto una stragrande maggioranza di quote maschili dominanti". E propone di caratterizzare il movimento delle donne "dando un bel segnale, in nome del sacrificio di Lea Garofalo e dell'impegno di sua figlia, con un momento alto di lotta, e di presenza: di mobilitazione delle donne contro l'illegalità".
Pienamente d'accordo: da qualunque pare si guardi la faccenda, diventa sempre più chiaro che la battaglia delle donne per il 50 e 50 è anche una battaglia contro il clientelismo e la corruzione che hanno dissanguato (e continuano a farlo) il nostro paese.
Equità di genere, trasparenza, legalità: si tratta di ricostruire dalla base tutte le modalità di gestione del Paese; includendo anche gli apparati statali e della comunicazione, che in quanto a corruzione non sono da meno della politica. Tutti i documenti del convegno li trovate sul sito del comitato milanese di Se non ora quando.
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