lunedì 30 gennaio 2012

Parla Fab(b)rica delle Donne

L’Associazione Fab(b)rica delle Donne sulla rete delle reti

La nostra associazione, Fab(b)rica delle Donne, è una realtà nata e cresciuta in un territorio particolare, quello di Viterbo e provincia, dove la rappresentanza delle donne, in tutte le istituzioni pubbliche e private e nella vita sociopolitica, era ed è  ancora pressocchè inesistente, al di sotto della media nazionale.
E’ di qualche giorno fa la sentenza del TAR che dichiara illegittima la Giunta di Viterbo, per la mancanza totale di presenza femminile, ma come il  capoluogo così sono quasi tutti gli altri comuni della provincia.
La nostra associazione ha una finalità molto concreta: lavoriamo sul territorio per tentare di ridisegnarlo ,di  renderlo in grado di ascoltare e rispondere alle nostre  esigenze , tentando  di fare entrare nel dibattito sociale e politico le questioni legate alla parità e alle pari opportunità, agli stereotipi di genere , alla omofobia  e alla violenza per costruire un percorso dove le donne possano entrare e riconoscersi e questo con azioni mirate  nei confronti della cittadinanza e delle istituzioni pubbliche e private.

I punti fondamentali  della nostra azione sono:
• la costituzione delle consulte comunali e di altri organismi preposti alle pari opportunità, come strumenti per intraprendere azioni mirate al superamento delle discriminazioni e degli stereotipi di genere e a  sostegno  e proposizione della piena partecipazione delle donne e della loro rappresentanza.
• E ancora, la formazione e informazione della storia delle donne passata e presente,  perché siamo convinte che conoscere la storia delle nostre lotte e delle nostre conquiste e mantenerne  la memoria sia una grande arma in mano alle donne tutte e in particolare alle giovani generazioni che non conoscendo o non riconoscendo uno specifico femminile nelle loro esperienze di vita rischiano di dovere ricominciare tutto da capo,
• e ancora, la prevenzione e la lotta contro la  violenza di genere, contro il sessismo che riteniamo una delle armi più potenti costruite e mantenute dal sistema per sottomettere le donne e negarne i diritti, costruendo progetti mirati e sostenendo l’unico  Centro antiviolenza del nostro territorio che , come in quasi tutta Italia, è a rischio chiusura.

Tutte dobbiamo attivarci sul problema della violenza e farlo diventare una delle nostre priorità, specialmente nell’attuale situazione politica ed economica che viene utilizzata come giustificazione per la diminuzione di attenzione e risorse: come ha anche osservato la relatrice speciale dell’ONU  Raschida  Manjoo, in missione per esaminare il caso Italia.
E allora  crediamo che le sfide principali siano essenzialmente: fare entrare nel dibattito sociale e politico la questione della violenza di genere e della piena a ed effettiva partecipazione delle donne al lavoro e alla sfera politica e la richiesta di una partecipazione paritaria basata non solo sulla quantità, ma anche sulla qualità.

Queste tematiche, queste problematiche, queste condizioni socioculturali, eguali e diffuse,  vanno  affrontate e messe nell’agenda e nel confronto  di tutte noi, se vogliamo veramente cambiare i territori e questa nazione.  Per questo abbiamo costruito,nella provincia di Viterbo,  o per meglio dire stiamo tentando di costruire, una rete con tutte le altre associazioni, compresa SNOQ, per riuscire a dare circolarità alle idee, alle azioni, ai bisogni. Ed  ancora è per questo che abbiamo condiviso il documento per la costruzione della Rete delle Reti perché riteniamo sia ora di fare un salto di qualità, di dare una svolta nuova e più efficace al movimento delle donne, che disperso in mille rivoli rischia di non raggiungere gli obbiettivi.
Ed ancora riteniamo che la condivisione, il confronto e la trasversalità siano valori  irrinunciabili per il cambiamento che vogliamo e dobbiamo produrre fra di noi e fuori da noi .
Pensiamo quindi alla Rete delle Reti come uno strumento che ci aiuti a far circolare idee, contributi, iniziative  e ad ampliare la comunicazione fra le varie realtà, arricchendo il nostro pensiero : non un mero contenitore, ma un laboratorio di ide, di scoperte, di pensiero e di attività concrete e condivise.
Pensiamo a una Rete delle Reti che sappia diventare La Rete, dove, pur con le nostre diversità, possiamo riconoscerci, che riesca a diventare proposta e  sintesi e che costruisca canali comuni di comunicazione con l’esterno, sia esso pubblico che privato.
Noi dell’associazione usiamo il web come una possibilità di arricchimento e possiamo ormai contare su tante donne che con i loro blog, pagine, giornali ricchi di idee e di pensiero politico sono una fonte di ricchezza a cui attingiamo a piene mani: ecco, pensiamo che legare  tutti questi fili  significhi  costruire una rete con maglie larghe nelle quali entrare e uscire, dando e prendendo, senza ritenere di dover perdere per questo la nostra identità.
E’ una scommessa difficile, tutta da costruire, tutta da sperimentare, ma vale la pena di provarci.
Un’ultima cosa vorremmo aggiungere:  è vero che lo strumento del web è potentissimo per la diffusione e la comunicazione - e mai come adesso tante donne si conoscono, si mostrano, si riconoscono. Ma è anche vero che l’attività sul web rischia di ridurre la capacità e la volontà di aggregazione e di fare massa critica.
E per questo è necessario parlare, vedersi, costruire eventi perché siamo convinte, per quella che è la nostra esperienza,  che  la piazza, l’agorà virtuale non può e non deve sostituire  quella reale.
Fab(b)rica delle Donne p.za G. Marconi, 11 – 00134  Fabrica di Roma (vt)  tel. 329794653
fabbricadelledonne@gmail.com            

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