Noi donne abbiamo bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile!
Questa frase fu pronunciata dalla moglie del premio Nobel per la matematica, John Forbes Nash: Alicia, che la rivolge al marito in un momento di estrema disperazione causato dalla malattia mentale (schizofrenia paranoide) di John.
Questa frase fu pronunciata dalla moglie del premio Nobel per la matematica, John Forbes Nash: Alicia, che la rivolge al marito in un momento di estrema disperazione causato dalla malattia mentale (schizofrenia paranoide) di John.
Donne diverse, comunque belle o diversamente belle.
Tutte intere oppure un po' alla volta. Donne satellite, dalle stalle alle stelle, Donne mediatiche, Donne fantastiche e Donne terra terra. Sezionate, ordinate, scapigliate. Donne con megafono o stanche di guerre. Donne in discussione e Donne senza tante discussioni. Operaie, dive del cinema e della televisione. Giornaliste, scrittrici e casalinghe. Donne che ci sono sempre state e donne che non c’erano mai state. Donne in opposizione e Donne un po’ qua un po’ là.
Donne frivole che si smentiscono e Donne troppo serie che si alleggeriscono.
Oggi il web è donna. Prova ne sono le numerose realtà femminili presenti nei social network, che operano nei loro territori. Internet ci ha premesso di conoscerci e grazie alla Rete delle Reti possiamo amalgamarci, unirci e diventare una cosa sola per far sì che da satelliti si diventi un solo pianeta verso una azione comune e più incisiva. A differenza delle manifestazioni degli anni ’60, la piazza è diventata virtuale, ma questo non esclude che ciò che condividiamo virtualmente non possa tradursi in un’azione concreta sulla realtà. Tutte intere oppure un po' alla volta. Donne satellite, dalle stalle alle stelle, Donne mediatiche, Donne fantastiche e Donne terra terra. Sezionate, ordinate, scapigliate. Donne con megafono o stanche di guerre. Donne in discussione e Donne senza tante discussioni. Operaie, dive del cinema e della televisione. Giornaliste, scrittrici e casalinghe. Donne che ci sono sempre state e donne che non c’erano mai state. Donne in opposizione e Donne un po’ qua un po’ là.
Donne frivole che si smentiscono e Donne troppo serie che si alleggeriscono.
• E noi chi siamo? Siamo il gruppo “Donne per la Città”.
Siamo nate con gli eventi del 13 febbraio 2011 per organizzare una manifestazione, in concomitanza con le piazze d’Italia e d’Europa, anche nella nostra città molto vicina a Milano: Cinisello Balsamo. Quella del 13 febbraio è stata per noi una giornata particolare, che ha rappresentato l'inizio di una nuova avventura e la nostra città è stata protagonista di quel cambiamento, avvenuto in tutto il Paese, accogliendo una manifestazione che ha contato della partecipazione di persone e di gruppi attivi, provenienti anche dai territori limitrofi.
Oggi Donne per la Città si compone di un gruppo facebook che conta la presenza di 450 persone, ma ANCHE di un gruppo operativo, composto dagli amministratori e da altre persone non necessariamente iscritte al gruppo virtuale. Abbiamo continuato ad esistere, dunque, anche dopo il 13 febbraio di un anno fa e siamo state artefici e collaborative di eventi che si sono svolti a Milano e nel nostro territorio: flash mob, visione di film riguardanti le donne con dibattiti e momenti piacevoli di confronto, ma anche opportunità d’incontro e di raccolta intorno a tematiche specifiche. Siamo un comitato di cittadinanza attiva e partecipativa, siamo un coordinamento di donne e uomini.
• Perché abbiamo aderito alla Rete delle Reti? Cosa ci aspettiamo da essa?
Aderiamo alla Rete delle Reti perché crediamo che ogni formazione di gruppi, comitati e associazioni di persone, a partire dai luoghi in cui realmente si vive, possano contribuire a creare un insieme di autentiche esperienze, con particolare riferimento ai punti di forza, alle criticità, alle reali opportunità che possiamo valutare e toccare con mano, proprio perché partiamo dalla conoscenza del nostro territorio.
• Cosa ci proponiamo? Ovvero quali saranno le nostre battaglie per le donne e con le donne.
Il nostro gruppo Donne per laCittà prende il proprio nome dal vero senso delle parole. Vogliamo creare opportunità di ascolto, di ragionamento intorno ai temi che più ci stanno a cuore e che riteniamo importanti per tutti, partendo proprio dalle persone che nel territorio ci lavorano e ci vivono quotidianamente, conoscendo le difficoltà ma anche le realtà positive e tutte quelle situazioni che necessitano di essere apprezzate, criticate e/o migliorate, senza, però, dover necessariamente appartenere ad uno schieramento politico specifico. Il nostro punto di vista vuole essere essenzialmente e sostanzialmente UMANO e realmente vicino al quotidiano vivere delle persone comuni.
La sfida di un gruppo come Donne per laCittà, è quella di cogliere e portare avanti modelli positivi, evitando le solite contrapposizioni ideali e politiche che troppo spesso interessano un numero molto ristretto di persone, cui potrebbe sfuggire proprio la realtà del quotidiano vivere delle persone comuni. Siamo convinte che la società non si migliora stando e restando sempre in compagnia tra simili, impedendo alle persone di cooperare insieme in progetti che ci riguardano comunque sia: sia che li osserviamo da destra o da sinistra.
Ci proponiamo quindi di offrire uno spazio reale e virtuale di confronto e d’incontro, cogliendo le esperienze dirette del territorio in corrispondenza con una rete più ampia formata da tante altre realtà che intendono migliorarsi strada facendo. E’ per questo motivo che abbiamo scelto di aderire alla Rete delle Reti e, pur non potendo essere presenti fisicamente all'incontro, vi presentiamo questo documento.
Siamo con tutte voi!
Katia Giannotta, per "Donne per la Città"
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