lunedì 30 gennaio 2012

Parla Maria Pia Ercolini di Toponomastica Femminile

Ho accettato volentieri l’invito a questa riunione che, promuovendo una nuova iniziativa a favore della comunicazione fra donne, certamente va nella tendenza di colmare vuoti che tutte sentiamo. Il sostegno che da parte mia chiederò a questa rete sarà di aiutare a far conoscere e diffondere il messaggio del gruppo Toponomastica Femminile.
Infatti un Paese democratico si batte per la parità e la democrazia, che passano attraverso i contenuti, ma prima ancora attraverso i simboli.
Quante strade in Italia sono dedicate alle donne?
Quante agli uomini?
Attraverso un censimento autogestito possiamo rendere visibile la discriminazione di genere che si ripete a ogni angolo del nostro percorso quotidiano. Dati alla mano, chiederemo alle amministrazioni di attribuire a donne di grande levatura, che sono state tante, i nomi delle nuove strade. È un altro modo di dare visibilità alle donne, partendo sì dalla cultura, ma stavolta dal basso, dalla ricerca popolare, dai saperi di cittadine e cittadini.
Intendiamo pubblicare dati e fare pressioni su ogni singolo territorio affinché strade, piazze, scuole, giardini e luoghi urbani in senso lato, siano equamente dedicati anche alle donne, per compensare l'evidente sessismo che caratterizza l'attuale sistema di intitolazioni.
Volete partecipare a quest’iniziativa di genere e territorio?
Si tratta di censire le strade di un Comune rispondendo a tre domande chiave: quante strade intitolate a donne, a quali donne, quante intitolate a uomini?
Per il taglio e i contenuti di riflessione, totale libertà. Tra i documenti ci sono molti spunti da cui trarre qualche suggerimento…
Non è un grande impegno, perché viene ripartito sulle tante adesioni.
Si parte dal proprio Comune e ci si ferma quando si vuole: è un lavoro divertente.
Alcune istituzioni comunali e regionali hanno dimostrato interesse e proposto una pubblicazione. Per ora, però, non ci facciamo fagocitare: andiamo avanti nella ricerca e lavoriamo unite/i per combattere i simboli del pregiudizio.
Invitiamo chiunque abbia voglia di informarsi o dare il proprio contributo su questo tema a iscriversi al nostro gruppo fb “Toponomastica femminile”: un gruppo che alla data attuale, a soli dieci giorni di vita, ha già oltre 400 aderenti.
Dato che la nascente rete di collaborazione fra donne, di cui si parla oggi in questa riunione, dovrà avere lo scopo di aiutare tutte a sostenersi nelle reciproche battaglie, mi sembra anche la giusta occasione per proporre, a chi apprezza questa iniziativa, di aiutare a farla crescere, per esempio condividendo questo post nella propria bacheca personale. Ringrazio fin d’ora coloro che vorranno unirsi a noi nel gruppo per partecipare, o anche soltanto per essere informati sulle amare scoperte toponomastiche che emergono giorno dopo giorno.

2 commenti:

  1. Maria Pia grazie del contributo; e oltre a ringraziare per la partecipazione vogliamo sottolineare che, dal giorno in cui questo intervento è stato portato alla riunione di Roma (28 gennaio) ad oggi, il numero di aderenti al gruppo è letteralmente triplicato: come dimostra l'immagine tratta dal gruppo fb, che è stata aggiunta solo oggi, 22 febbraio.
    Segno di un grande interesse a un'iniziativa piena di significato e importante per tutti; non dubitiamo minimamente che questo lavoro non potrà restare inascoltato dagli amministratori e che in tempi brevi porterà importanti risultati. E siamo altrettanto certe che la rete.. una volta pronta, non potrà che incentivare.
    Con l'occasione, fin da oggi vorremmo segnalare qualcosa, almeno per la città di Milano: in vista dell'Expo 2015, l'associazione Annaviva chiede all'amministrazione di dedicare una via al nome di Anna Politkovskaja.
    Pare che il vostro gruppo e Annaviva, su questo tema, potrebbero fin d'ora unirsi per una battaglia comune. A cui auguriamo il massimo successo. Qui tutte le info sulla campagna "una via per Anna":

    http://annaviva.com/content/vogliamo-una-anna-politkovskaja

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  2. Ci siamo già reciprocamente inserite nei gruppi. Roma ha il suo Largo Anna Politkovskaja, inserito all'interno di Villa Pamphili.

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